Il rinascimento umano di MASSARI e le danze americane di FAVALE: il 20 e 21/01 a VERTIGINE

Dopo lo straordinario successo dello spettacolo d’apertura, entra nel vivo la programmazione di Vertigine, la stagione danza realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita | Spellbound curata da Valentina Marini che fino al 23 maggio animerà la Capitale fra Teatro Palladium, Teatro Biblioteca Quarticciolo e Spazio Rossellini.

Le serate del 20 e 21 gennaio inaugurano il primo focus autoriale della stagione, dedicato a Carlo Massari, performer attivo nella scena contemporanea italiana e internazionale, impegnato nella ricerca e commistione di nuovi linguaggi performativi e dal 2020 artista associato del festival Oriente Occidente: al Teatro Biblioteca Quarticciolo presenta il 20 gennaio in Prima Romana Anna Cappelli, il racconto di una donna comica e grottesca allo stesso tempo, una donna apparentemente “come tante” che in sette quadri, in alternanza tra corpo e voce, scivola inesorabilmente nel baratro della follia, cadendo rovinosamente al suolo e portandosi dietro lo spettatore. Uno spettacolo volutamente intimo, fatto di profonda relazione con il pubblico, che entra letteralmente in casa, spia, è complice, giudica e ci si ritrova, se ne vergogna…

Il giorno seguente 21 gennaio Massari presenta METAMORPHOSIS Trilogia – Atti di Metamorfosi Contemporanea – Larve, Blatte, Sapiens, un trittico di soli in formato site specific per raccontare – partendo dalla sensazione di impotenza che proviamo di fronte ai cambiamenti climatici, sociali, umani – ciò che resta del presente o forse di un futuro prossimo sempre meno distopico e più reale. Un delicato progetto sul sottile confine tra uomo e bestia, un’indagine sulle trasformazioni, i mutamenti, l’alterazione fisica e spirituale dell’essere alla ricerca di una propria nuova natura, identità, forma. “Siamo ufficialmente al punto di non ritorno. Ci sentiamo impotenti e non sappiamo più come reagire. Ci giustifichiamo. Ci adattiamo, implodiamo. Tutto torna alle origini, tutto diventa bestiale, natura, terra. Nella sonnolenza, nel torpore, nella stasi contemporanea, nelle debolezze umane che ci accompagnano ogni giorno, la bestia nel cuore è forse l’esplosione di cui abbiamo davvero bisogno per sentirci in qualche modo ancora vivi” racconta Massari che a proposito del legame fra Anna Cappelli e Metamorphosis spiega: “Entrambe le creazioni sono legate, seppur differentemente, allo stesso ambito di indagine. Sono rappresentative di questo flusso e comprendono una transdisciplinarietà di linguaggi: la scrittura fisica, l’utilizzo della parola parlata e cantata, una forte componente drammaturgica. Vorrei invitare gli spettatori alla riflessione sui molteplici spettri dell’anima. Sento il bisogno di ricordare e riaffermare la meravigliosa tridimensionalità dei corpi e degli spazi. Sto tentando di raccontare una moltitudine di corpi, una fioritura di forme mutevoli, una sorta di ‘wunderkammer’ dell’umana specie. Credo che, più che mai ora, ci sia davvero bisogno di un rinascimento umano.”

La sera del 20 gennaio, inoltre, dopo la creazione di Massari, andrà in scena l’anteprima di Danze americane, un solo coreografico firmato dal coreografo, danzatore e programmatore Fabrizio Favale che riflette sulle tecniche della Modern e Postmodern Dance – da Merce Cunningham a Trisha Brown – per proiettarle nel futuro e immaginarne nuovi sviluppi. Il lavoro presenta un totale di 7 sequenze, di cui 2 realizzate partendo da modalità Trisha Brown, 4 dalla tecnica Cunningham e 1 dalla tecnica Limón. Ciascuna sequenza viene ripetuta due volte, la prima volta senza musica e la seconda su un brano ogni volta diverso tratto dalle iconiche Xerrox Copy di Alva Noto e le Vivaldi – The Four Seasons ricomposte da Max Richter. In seguito il danzatore scompone e ricompone liberamente le sequenze, in un senso di sperimentazione e ricerca di nuovi e inediti movimenti, combinazioni, qualità del movimento.

BIO

Carlo Massari è un performer, coreografo e creatore transdisciplinare attivo nella scena contemporanea Italiana ed internazionale. Da sempre è impegnato nella ricerca e commistione di nuovi linguaggi performativi, definendo nella forma “anfibia” un suo tratto distintivo. L’eclettico percorso formativo e professionale è caratterizzato da esperienze di prosa, teatro musicale, danza e teatro fisico. Tra i suoi Maestri si annoverano: Malou Airaudo, Michela Lucenti, Sonia Schoonejans, Theatre de l’Ange Fou, ATER Balletto, Lucio Dalla, Csaba Antal, Walter Le Moli, Claudio Longhi, Pietro Luigi Floridia. Nel 2011 è co-fondatore di C&C Company, Compagnia di ricerca e produzione nell’ambito del teatro-danza (riconosciuta MIC), per la quale è Direttore Artistico e ne firma le pluripremiate Creazioni: Maria Addolorata (HiverOclytes – Avignone, International Choreographic Competition – Hannover, Tanzpreize – Berna), Tristissimo (Premio Roma Danza, Les Lendemains qui Dansent – Arques), Beast without Beauty (ActFestival – Bilbao), Les Miserables (NID Platform), Right. Nel 2020 è assegnatario del riconoscimento CollaborActionXL della Rete AnticorpiXL e diviene Artista Associato del Festival Oriente Occidente.


Fabrizio Favale Full Scholarship presso American Dance Festival 1990. Nel 1996 riceve la nomination come “miglior danzatore italiano” dal Premio G. Tani. Dal 1991 al 2001 danza per la compagnia Virgilio Sieni. Nel 2011 riceve la “Medaglia del Presidente della Repubblica al talento coreografico italiano”. I suoi lavori sono invitati in contesti quali: Théâtre National de laDanse Chaillot, Parigi, Biennale de la Danse de Lyon, Varna Festival e molti altri. È ideatore di progetti di programmazione tra cui: Piattaforma della Danza Balinese, Circo Massimo, Plantings on Pluto. Nel 2019 il progetto Le Stagioni Invisibili riceve il premio PerChiCrea di Siae e MIBAC e nel 2021 è rientrato nella shortlist degli otto migliori progetti outdoor europei del Big Pulse Dance Alliance. Nel triennio 22-24 Fabrizio Favale è Artista Associato di MILANoLTRE.