Ensemble Modern

Torna al Romaeuropa Festival sabato 4 novembre, sul palco dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, con due concerti, l’Ensemble Modern, una delle formazioni di musica contemporanea più conosciute e importanti al mondo.

Macchinari, automazione, creazioni d’avanguardia, intelligenza artificiale, paziente artigianato, sonorità robotiche, videoarte. Sono solo alcuni dei dispositivi tecnici, degli indirizzi estetici e dei percorsi creativi che negli anni hanno dato origine a tante pagine di musica tra le centinaia eseguite e commissionate all’ensemble.

Alle 17 si parte con Fantasie Meccaniche dedicato a tre acclamati compositori contemporanei, imposti all’attenzione internazionale per la loro originalità, e che nel corso della loro carriera hanno attraversato come vincitrici e vincitori del Premio Roma la prestigiosa Accademia Tedesca Roma Villa Massimo.

La serata prosegue alle 21 con l’icona della musica elettronica Alva Noto (Carsten Nicolai) che torna al Romaeuropa Festival in veste inedita al fianco dell’Ensemble Modern per presentare la quarta parte del suo progetto Xerrox, un’opera strumentale arrangiata appositamente per l’ensemble e commissionata per il Frankfurt Positionen 2021.

I due concerti si svolgono con il sostegno di Ernst von Siemens Music Foundation, Goethe institute e Accademia Tedesca a Roma villa Massimo.

Il programma Fantasie Meccaniche prevede l’esecuzione di Karakuri – Poupée mécanique, brano per voce ed ensemble di Ondrej Adámek, instancabile costruttore di macchine musicali, capace di pensare partiture per la fantasiosa Airmachine, giocattoli e guanti di gomma, oppure un’opera intera la cui trama musicale è intessuta di voci, idiofoni assemblati dagli interpreti e misteriosi suoni di sassi. Adámek smonta e rimonta idealmente un sofisticato automa giapponese dell’ultimo periodo Edo, una bambola Karakuri appunto, in un brano per soprano e orchestra strutturato in quattro funambolici movimenti.

Si prosegue con Fantaisie Mécanique della compositrice sud coreana di Unsuk Chin, riconosciuta internazionalmente tra i maggiori talenti della sua generazione. Abituata a modellare in modo esaltante il suono della grande orchestra, Unsuk Chin cerca una sintesi fra due elementi contrastanti, la fantasia dell’improvvisazione e la perfetta e coerente realizzazione di un processo musicale attraverso modelli meccanici. Un risultato di forte suggestione affidato in primo luogo al virtuosismo strumentale degli interpreti, alla tromba, al trombone, al pianoforte e alla nutrita sezione delle percussioni.

Chiude il primo concerto Hors d’œuvre dello sloveno Vito Žuraj, brano per ensemble e chef che sarà eseguito con la straordinaria partecipazione del musicista e chef tedesco, due stelle Michelin, Daniel Gottschlich (borsista di breve periodo Villa Massimo 2023), conosciuto anche per la sua partecipazione alla versione tedesca del format televisivo Master Chef.

Vito Žuraj ricorre alla combinazione della precisione tecnica, in cui l’esattezza del dato meccanico è parte concreta dell’esecuzione, e incoercibile estro creativo fra musica e cucina per realizzare con Hors d’oeuvre, un menu teatrale-sinestetico, una vera e propria partitura da gustare con le orecchie e ascoltare con il palato. Seguendo lo script di Patrick Hahn, nell’organizzazione della trama orchestrale si insinuano, si spandono, filtrano i sei gusti fondamentali, le sei essenze del dolce, aspro, salato, amaro, grasso e saporito. Prendono vita attraverso i suoni d’insolite percussioni, dei coltelli che si affilano, che tagliano cipolle, pelano carote o frantumano cialde. Tutto grazie alla presenza in scena dalla prima creazione nel 2019 con la WDR Sinfonieorchester di Colonia di Daniel Gotschlich (borsista di breve periodo Villa Massimo 2023), chef stellato della città tedesca al cui gesto culinario la creazione musicale del brano è intimamente legata.

In Xerrox n. 4 di Alva Noto musica, video e installazioni luminose concorrono alla creazione di un’esperienza unica basata sul concetto di replicazione digitale del materiale sorgente.

Con i quattro dischi dell’epopea Xerrox l’artista e musicista ha sviluppato un idioma straordinariamente personale e influente nel campo della musica elettronica, incentrato sulla manipolazione dei dati (melodie) per mezzo di riproduzioni infinite; un processo di produzione attraverso la copia di copie in cui i suoni sono alterati fino ad essere difficilmente associabili al materiale di partenza.

Con Xerrox n .4 si assiste a un esperimento particolarmente nuovo per l’artista e musicista di Karl-Marx-Stadt, che applica ancora una volta il procedimento della riproduzione di copie di copie e delle sue relative alterazioni, trovando però una nuova espansione nell’arrangiamento e nella scrittura per strumenti acustici, posta in correlazione a sua volta con la creazione multimediale. Non solo quindi l’uso degli strumenti classici rielaborati mediante il suono di sintesi, come avvenuto nei precedenti capitoli di Xerrox, ma un salto nel territorio più “incontrollato” dell’esecuzione dal vivo, grazie però a un ensemble la cui perizia tecnica, esperienza e dedizione permette di tentare anche la realizzazione dell’impossibile tenendo insieme materiale e immateriale, digitale ed acustico e scivolando continuamente da un universo all’altro.

BIO

Ensemble Modern è una delle formazioni di musica contemporanea più conosciute e importanti al mondo. Fondata nel 1980, ha sede a Francoforte sul Meno. I suoi musicisti provengono da Belgio, Bulgaria, Germania, Grecia, India, Israele, Giappone, Svizzera e Stati Uniti. Il suo spettro estetico comprende opere di teatro musicale, progetti di danza e multimediali, musica da camera, concerti d’ensemble e orchestrali.

Le tournée e le partecipazioni in qualità di ospite portano regolarmente Ensemble Modern nei festival più rinomati nazionali e internazionali. Ogni anno l’Ensemble prova ed esegue circa 70 nuove composizioni, tra cui una ventina di prime mondiali, alcune delle quali commissionate dall’Ensemble stesso. Dal 2000 gestisce la propria etichetta multimediale, Ensemble Modern Media. Nel 2003 fonda l’International Ensemble Modern Academy (IEMA), raggruppando sotto un unico tetto i progetti di formazione e perfezionamento esistenti. La prima presenza di Ensemble Modern al Romaeuropa Festival risale al 1991 con Kammersmusik 1958 – Le Miracle de la Rose e Tabu di Friedrich W.Murnau; l’ultima, nel 2022, lo ha visto al fianco di William Kentridge per lo spettacolo Liberté d’action.

Alva Noto

VINCITORE DEL PREMIO ROMA VILLA MASSIMO 2007

Carsten Nicolai aka Alva Noto è un artista e musicista residente a Berlino. Nato nel 1965 a Karl-Marx-Stadt, fa parte di una generazione di artisti che lavora intensamente in un’area in cui si incontrano musica, arte e scienza.

Attraverso i suoi esperimenti sonori nel campo della musica elettronica crea un riconoscibile e personalissimo codice di segni sia acustici che visivi. Nel 1994 fonda l’etichetta NOTON e nello stesso anno inizia la collaborazione con Raster Music. Nel 1999 le due etichette si fondono nella celebre Raster-Noton, tra le etichette più importanti nell’ambito della musica elettronica. Alva Noto collabora negli anni con alcuni dei più importanti musicisti internazionali: se continuo è il suo rapporto con Ryuichi Sakamoto e Ryoji Ikeda, il musicista tedesco vanta collaborazioni con numerosi altri artisti, tra i quali Blixa Bargeld e Mika Vaino. Dopo la colonna sonora di The Revenant di Alejandro Gonzàles Iñárritu scritta insieme a Sakamoto, realizza per il regista le musiche dell’installazione in realtà virtuale Carne Y Arena. Carsten Nicolai è anche artista visivo. Nel suo lavoro cerca si superare la separazione delle percezioni sensoriali dell’uomo visualizzando i vari fenomeni scientifici attraverso frequenze sonore e luminose, percepibili da occhi e orecchie. Le sue installazioni sono state esposte in tutto il mondo in numerose mostre personali e collettive.

Ondřej Adámek

VINCITORE DEL PREMIO ROMA VILLA MASSIMO 2022/23

Ondřej Adámek (Praga, 1979) studia Composizione all’Accademia delle arti performative di Praga e al Conservatorio di Parigi. Compone musica orchestrale, da camera, vocale ed elettroacustica e lavora con coreografi di danza contemporanea. Ondřej Adámek parla una lingua musicale che sa incorporare diversi elementi di culture lontane, dando vita a narrazioni inconsuete. L’energia immediata e i momenti di espressione musicale di raffinata compiutezza formale entrano in relazione nelle sue opere con la composizione sapiente dei timbri sonori. Nel suo lavoro di direttore e leader di ensemble vocali, Adámek rivolge la sua attenzione all’autenticità e all’originalità della voce, oltre che a questioni di movimento, gestualità e teatralità sul palco. Sempre affascinato da nuove forme di espressione e timbri sonori, Adámek ha sviluppato un suo strumento musicale installativo “Airmachine”.

Vito Žuraj

VINCITORE DEL PREMIO ROMA VILLA MASSIMO 2014

Vito Žuraj è nato a Maribor nel 1979, le sue opere hanno avuto riconoscimento presso le principali sale da concerto e festival, interpretate tra l’altro dalla New York Philharmonic, dalla BBC Scottish Symphony Orchestra, dall’Ensemble Modern e dal RIAS Kammerchor.

Unsuk Chin

VINCITRICE DEL PREMIO ROMA VILLA MASSIMO 2020/21

La compositrice Unsuk Chin è nata nel 1961 a Seoul (Corea) e vive a Berlino. Le sue opere sono state eseguite da numerose delle maggiori orchestre internazionali: Berliner Philharmoniker, New York Philharmonic, Chicago Symphony, London Philharmonic, Orchestre Philharmonique de Radio France e NDR Elbphilharmonie di Amburgo. Fra gli interpreti di Chin si annoverano direttori d’orchestra come Kent Nagano, Simon Rattle, Alan Gilbert, Esa-Pekka Salonen, Susanna Mälkki e François-Xavier Roth. Unsuk Chin ha vinto il Grawemeyer Award, l’Arnold-Schönberg- Preis, il Wihuri Sibelius Prize e anche il Léonie- Sonning-Musikpreis. La sua musica è distribuita su CD e DVD da Deutsche Grammophon, Unitel, Kairos e Analekta.

Crediti

FANTASIE MECCANICHE

Ondřej Adámek, Karakuri – Poupée mécanique per voce e ensemble (2011)

Vito Žuraj, Hors d’œuvre
per chef e ensemble (2019/2022)

Unsuk Chin, Fantaisie Mécanique (1994)

Ensemble Modern
Bas Wiegers, DIRETTORE D’ORCHESTRA Landy Andriamboavonjy, CANTANTE Daniel Gottschlich, CHEF E ARTISTA

Landy Andriamboavonjy, SOPRANO Daniel Gottschlich, BATTERIA
Dietmar Wiesner, FLAUTO, FLAUTO PICCOLO, FLAUTO BASSO, FLAUTO LOTO

Christian Hommel, OBOE
Jaan Bossier, CLARINETTO, CLARINETTO BASSO Johannes Schwarz, FAGOTTO
Martin Gericks, CORNO
Sava Stoianov, TROMBA
Uwe Dierksen, TROMBONE, TROMBONE BASSO TENORE Ueli Wiget, PIANOFORTE
David Haller, BATTERIA
Rainer Römer, BATTERIA
Vanessa Porter, BATTERIA
Aline Khouri, ARPA
Jagdish Mistry, VIOLINO
Giorgos Panagiotidis, VIOLINO
Megumi Kasakawa, VIOLA
Eva Böcker, VIOLONCELLO
Michael Maria Kasper, VIOLONCELLO
Paul Cannon, CONTRABBASSO
Felix Dreher, INGEGNERE DEL SUONO

XERROX VOL. 4

Alva Noto, Xerrox Vol. 4 – versione dell’Ensemble Modern arrangiata da Max Knoth (2020/21)

Ensemble Modern
Alva Noto, ELETTRONICA
Matthias Rieker, LIGHT DESIGN
Simon Mayer, VIDEO
Norbert Ommer, DIRETTORE DEL SUONO

Alva Noto, ELETTRONICA
Dietmar Wiesner, FLAUTO, FLAUTO CONTRALTO, FLAUTO BASSO
Ueli Wiget, TASTIERE
Hermann Kretzschmar, PIANOFORTE
David Haller, BATTERIA
Rainer Römer, BATTERIA
Vanessa Porter, BATTERIA
Aline Khouri, ARPA
Jagdish Mistry, VIOLINO
Giorgos Panagiotidis, VIOLINO
Megumi Kasakawa, VIOLA
Eva Böcker, VIOLONCELLO
Michael Maria Kasper, VIOLONCELLO
Paul Cannon, CONTRABBASSO
Felix Dreher, INGEGNERE DEL SUONO