12 e 14 marzo la grande musica a Roma – Domus Artium e Castello Chigi

Sabato 12 marzo 2022 è il Castello Chigi a Castel Fusano sul litorale romano, dimora aristocratica inserita in un contesto paesaggistico di rara suggestione data anche la prossimità con il mare, a spalancare le porte alla grande musica, ad una cucina “di casa” principesca, a vini top al mondo.

DOMUS ARTIUM, il prestigioso circuito internazionale di concerti ed eventi nelle dimore patrizie del Lazio e della Capitale, ideato da Barrett Wissman, a meno di due mesi dal largo successo e il sold out del concerto con Hilary Hahn, riprende la programmazione il 12 marzo con un altro degli appuntamenti più attesi e in una location di rara suggestione e quasi segreta ai più.

Un evento che prenderà avvio alle ore 17.30 con un brindisi di benvenuto nell’atrio del castello insieme al padrone di casa il Principe Flavio Chigi che illustrerà agli ospiti la storia e gli aneddoti della suggestiva villa fortificata, nella secolare pineta a due passi dal mare, costruita a inizio Seicento, e dalla metà del Sette di proprietà della famiglia Chigi.

Il pubblico si sposterà man mano secondo l’arrivo al primo piano dove alle 18.00 prende avvio il concerto nel salone della galleria: il chitarrista classico Angel Romero, una vera leggenda della chitarra classica, insieme alla violoncellista Nina Kotova, saranno i protagonisti del recital con in programma musiche di Manuel de Falla, Isaac Albeniz, Francisco Tarrega e García Lorca.

Tra i più fini interpreti della sua generazione, Angel Romero, figlio di Celedonio Romero, per antonomasia la chitarra del ‘900, dall’esordio nella West Coast americana con il celebre Concierto de Aranjuez a 16 anni, ha avuto una carriera stupefacente esibendosi con le più grandi orchestre americane ed internazionali. Insignito nel 2007 del Recording Academy President’s Merit Award, tra i tanti suoi camei sul grande schermo nell’esecuzione di celeberrime colonne sonore, memorabile per il grande pubblico resta l’esecuzione come chitarrista solista della colonna sonora di Milagro diretto da Robert Redford.

Il 12 marzo, il grande Maestro della chitarra, accanto a Nina Kotova, descritta come “indimenticabile, vibrante, appassionata ed ispirata” e con una “energia potentemente espressiva accompagnata da una tecnica di padronanza suprema”, offrirà una serata di sfavillante grandiosità musicale che si annuncia unica anche per la consuetudine di Romero di interagire talvolta a sorpresa con lo stesso pubblico..

Terminato il concerto alle 19.30 ha inizio il momento conviviale con l’aperitivo e a seguire la cena. Una cena speciale. In questa data infatti i padroni di casa mettono a disposizione il loro cuoco, Pasquale Antonio Franceschelli, da lungo tempo Chef dei Chigi, il quale preparerà piatti di una cucina di famiglia con ricette tramandate negli anni. Per cominciare una sequenza di antipasti, per poi passare ad un timballo di pasta di casa all’ancien e un anello di riso e verdure dell’orto al profumo di spezie, a seguire gli arrosti e la cacciagione, come la tenuta intorno al castello suggerisce.

Per finire un buffet di dolci. In abbinamento i vini d’eccellenza di San Filippo Montalcino, azienda salita alle vette della più prestigiosa classifica mondiale con il 3° posto e 97 punti della “Top 100 Wines of the World” del 2020 di Wine Spectator. Sul podio il Brunello di Montalcino Le Lucére 2015.

San Filippo Montalcino sarà Wine Partner sia per il concerto del 12 marzo che per gli appuntamenti successivi.

“Siamo contenti di avviare questa partnership tra San Filippo Montalcino e Domus Artium. La ricerca dell’eccellenza che ci accomuna è alla base di questa collaborazione che avviamo con grande soddisfazione”, dichiarano il produttore Roberto Giannelli e Barrett Wissman.

E già dalla serata del 12 marzo si aggiunge un momento del tutto nuovo quando, finito il concerto e prima della cena, sarà lo stesso produttore a condurre un tasting dei vini esperenziale e a raccontare la sua storia “imprevista” e insolita, nonché la sua ricerca del “Brunello perfetto” che si direbbe assai vicina all’obiettivo.

E proprio il momento del convito al castello Chigi sarà l’occasione per apprezzare al meglio tutto lo splendore degli interni decorati da un sontuoso ciclo di affreschi realizzati a partire dal 1627 al 1631 da una folta schiera di artisti sotto la supervisione dell’allora giovane Pietro da Cortona, di cui si rintraccia proprio qui il primo affresco che segna il simbolico avvio del barocco romano in pittura.

Episodi mitologici, soggetti religiosi dall’Antico e Nuovo Testamento ed una vera e propria apoteosi della natura e del paesaggio circostante. Di rara bellezza la Galleria delle Carte Geografiche inserita nel ciclo delle stagioni.

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