BELLE DA MORIRE
come il titolo dell’opera dell’artista di Montelupo Serena Tani.
Si alza anche quest’anno il grido poetico e creativo degli artisti di Buongiorno Ceramica. La testimonianza di lotta e di solidarietà ha le forme della materia plasmata da mani di artisti e artigiani e portata nelle strade, nelle piazze, nelle scuole, a teatro o in un parco.
Su iniziativa di Oristano, patria di Eleonora d’Arborea, antesignana della mobilitazione contro la violenza sulle donne, anche il soccorso, e una possibile salvezza, assumono le sembianze dell’arte con anche le targhe in ceramica appese in tanti spazi pubblici.
56 Città della Ceramica Artistica in tutta Italia
Un grido di dolore e di denuncia ma anche un atto profondamente creativo, lirico.
La bellezza contro l’orrore, la testimonianza contro il sopruso, il grido contro il silenzio, la solidarietà contro l’assenza.
Una testimonianza tanto perentoria quanto iconica di una comunità trasversale a tutta l’Italia che ogni anno sceglie le forme plastiche della ceramica per modellare un impegno imprescindibile per l’umanità. Un “imperativo categorico”.
Scarpe, sandali, zoccoli, stivali, modellati, cotti al forno, dipinti, smaltati, tutto esclusivamente a mano, il colore rosso come simbolo per eccellenza della violenza e della vita negata e collocati, esposti, nei luoghi della quotidianità, della cultura, del divertimento, del culto, della politica. Ovunque. Lungo le strade, sui marciapiedi, sulle panchine, nelle piazze. Su un balcone, sulla spiaggia, su un prato.
Come anche dentro i palazzi delle Istituzioni o negli uffici, nelle scuole e nelle biblioteche o sul sagrato di una chiesa. Nel cuore del centro storico come in periferia. Insieme agli adulti come ai più giovani, a cominciare dai bambini, per crescere nel rispetto dei diritti più fondamentali
Accanto alla bellezza scenografica di un monumento oppure sfiorando il degrado urbano di una periferia.
Perché se l’orrore può essere ovunque anche lo sdegno sia ovunque e diventi atto civico nel segno dell’arte e della creatività.
Maestri da tempo a bottega e giovani allievi, artigiani di lungo corso e nuovi designer d’avanguardia, uomini e donne, ragazzi e ragazze.
E con le scarpe installazioni, Flash Mob, Performance di danza, Reading di poesia, Momenti di teatro, Mostre, Workshop, Incontri per riflettere e agire.
Tutto questo è SCARPETTE ROSSE in CERAMICA il cui valore pubblico è bene evidenziato dalle parole del Presidente dell’AiCC, Associazione Italiana Città della Ceramica, Massimo Isola.
“Torna SCARPETTE ROSSE in CERAMICA, torna con rinnovata energia, torna perché nel corso degli anni abbiamo visto che questa manifestazione ha un impatto sull’opinione pubblica importante, riesce a coinvolgere istituzioni, scuole, associazioni, cittadini. Un’esperienza positiva che nel corso del tempo ha portato decine di Amministrazioni Comunali a coinvolgere artigiani, ad animare il dibattito pubblico.
Ci occupiamo da sempre dei temi dei diritti, dei grandi valori, delle relazioni tra i popoli con Scarpette Rosse cerchiamo di parlare anche agli indifferenti, andare ad aggredire spazi pubblici, piazze, angoli, pezzi di strada, istituzioni”.
Ormai da due anni Scarpette Rosse è anche in Argentina grazie al CAAC Centro Argentino de Arte Cerámico, gruppo di donne ceramiste coordinato da Anita Bado con la giornata “Ni una menos”, il cui colore simbolico è il viola al posto del rosso. “Scarpe Viola – Vive Ci Vogliamo” “Zapatos Violetas – Vivas Nos Queremos”.
SCARPETTE ROSSE IN CERAMICA delle Città della Ceramica è un progetto in progress, al quale partecipano tutte le Città aderenti ad AiCC.
Le 56 città di antica tradizione ceramica sono: Acquapendente, Albisola Superiore, Albissola Marina, Appignano, Ariano Irpino, Asciano, Ascoli Piceno, Assemini, Bassano del Grappa, Borgo San Lorenzo, Burgio, Calitri, Caltagirone, Calvello, Castellamonte, Castelli, Cava de’ Tirreni, Celle Ligure, Cerreto Sannita, Città di Castello, Civita Castellana, Collesano, Cutrofiano, Deruta, Este, Faenza, Fratte Rosa, Grottaglie, Gualdo Tadino, Gubbio, Impruneta, Laterza, Laveno Mombello, Lodi, Matera, Monreale, Montelupo Fiorentino, Napoli-Capodimonte, Nove, Oristano, Orvieto, Pesaro, Rutigliano, San Lorenzello, San Pietro in Lama, Santo Stefano di Camastra, Savona, Sciacca, Sesto Fiorentino, Squillace, Tarquinia, Terlizzi, Umbertide, Urbania, Vietri sul Mare, Viterbo.