SCARPETTE ROSSE contro la VIOLENZA SULLE DONNE

Si alza anche quest’anno il grido poetico e creativo degli artisti della ceramica. La testimonianza di lotta e di solidarietà ha le forme della materia plasmata da mani di artigiani e portata nelle strade, nelle piazze, nelle scuole, a teatro o in un parco. Su iniziativa di Oristano, patria di Eleonora d’Arborea, antesignana della mobilitazione contro la violenza sulle donne, anche il soccorso, e una possibile salvezza, assumono le sembianze dell’arte con le targhe in ceramica appese in tanti spazi pubblici.

45 Città della Ceramica Artistica in tutta Italia

Un grido di dolore e di denuncia ma anche un atto profondamente creativo, lirico.

La bellezza contro l’orrore, la testimonianza contro il sopruso, il grido contro il silenzio, la solidarietà contro l’assenza.

Una testimonianza tanto perentoria quanto iconica di una comunità trasversale a tutta l’Italia che ogni anno sceglie le forme plastiche della ceramica per modellare un impegno imprescindibile per l’umanità. Un “imperativo categorico”.

Scarpe, sandali, zoccoli, stivali, modellati, cotti al forno, dipinti, smaltati, tutto esclusivamente a mano, il colore rosso come simbolo per eccellenza della violenza e della vita negata e collocati, esposti, nei luoghi della quotidianità, della cultura, del divertimento, del culto, della politica. Ovunque. Lungo le strade, sui marciapiedi, sulle panchine, nelle piazze. Su un balcone, sulla spiaggia, su un prato.

Come anche dentro i palazzi delle Istituzioni o negli uffici, nelle scuole e nelle biblioteche o sul sagrato di una chiesa. Nel cuore del centro storico come in periferia. Insieme agli adulti come ai più giovani, a cominciare dai bambini, per crescere nel rispetto dei diritti più fondamentali

Accanto alla bellezza scenografica di un monumento oppure sfiorando il degrado urbano di una periferia.

Perché se l’orrore può essere ovunque anche lo sdegno sia ovunque e diventi atto civico nel segno dell’arte e della creatività.

Maestri da tempo a bottega e giovani allievi, artigiani di lungo corso e nuovi designer d’avanguardia, uomini e donne, ragazzi e ragazze.

E con le scarpe installazioni, Flash Mob, Performance di danza, Reading di poesia, Momenti di teatro, Mostre, Workshop, Incontri per riflettere e agire.

Iniziative che sia aprono il giorno 25 novembre ma che in molti casi proseguono anche nelle settimane successive.

Tutto questo è SCARPETTE ROSSE in CERAMICA il cui valore pubblico è bene evidenziato dalle parole del Presidente dell’AiCC, Associazione Italiana Città della Ceramica, Massimo Isola.

“Torna SCARPETTE ROSSE in CERAMICA, torna con rinnovata energia, torna perché nel corso degli anni abbiamo visto che questa manifestazione ha un impatto sull’opinione pubblica importante, riesce a coinvolgere istituzioni, scuole, associazioni, cittadini. Un’esperienza positiva che nel corso del tempo ha portato decine di Amministrazioni Comunali a coinvolgere artigiani, ad animare il dibattito pubblico.

Ci occupiamo da sempre dei temi dei diritti, dei grandi valori, delle relazioni tra i popoli con Scarpette Rosse cerchiamo di parlare anche agli indifferenti, andare ad aggredire spazi pubblici, piazze, angoli, pezzi di strada, istituzioni”.

Questa edizione assume peraltro un significato e una valenza particolarmente importanti nel contesto sempre più drammaticamente evidente del regime iraniano, e del dissenso violentemente represso.

Dallo scorso anno un’altra significativa finestra sul mondo che Scarpette Rosse apre è quella argentina del CAAC Centro Argentino de Arte Cerámico, gruppo di donne ceramiste coordinato da Anita Bado con la giornata “Ni una menos”, il cui colore simbolico è il viola al posto del rosso. “Scarpe Viola – Vive Ci Vogliamo” “Zapatos Violetas – Vivas Nos Queremos”.

SCARPETTE ROSSE IN CERAMICA delle Città della Ceramica è un progetto in progress, al quale partecipano tutte le Città aderenti ad AiCC. Solo per citare le iniziative di alcune Città:

In Liguria le quattro Città della ceramica della Riviera ligure, riunite nella Baia della Ceramica, aderiscono con iniziative diffuse e un unico video che le rappresenta insieme “Put in my shoes”.

Albissola Marina espone nei negozi della città scarpette rosse in ceramica e piatti a tema realizzati con l’impegno dei volontari dello Sportello Antiviolenza Alda Merini in collaborazione con Associazione Amici Casa Jorn, una sinergia tra sociale e culturale.

Celle Ligure realizza quest’anno scarpette rosse e viola in partenza da imbarcazioni attraccate a Cala Crivieu, approdo turistico da diporto ma simbolo anche di partenze e attraversamenti ben più dolenti e mari più drammatici. I ceramisti Marcello e Andrea Mannuzza, Caterina Ricci e Beatrice Minuto il 25 novembre fotograferanno la performance che rimarrà poi in mostra.

In Piemonte a Castellamonte presso il Centro Congressi Martinetti saranno esposte le scarpette rosse in ceramica realizzate dagli artigiani locali per lanciare il nuovo messaggio di sensibilizzazione.

In Lombardia a Laveno 15 donne del Centro Antiviolenza territoriale DonnaSi-Cura (www.donnasicura.org) riunite in un laboratorio presso il Museo Internazionale del Design Ceramico MIDeC il coordinato dalla ceramista Sarah Dalla Costa, hanno creato e decorato 15 paia di scarpe in ceramica che saranno esposte presso la sede comunale di Villa Frua il 25 novembre, in un evento di sensibilizzazione che prevede anche un concerto degli allievi della scuola di musica Casanova.

In Veneto a Nove le scarpette rosse in ceramica per dire “BASTA!” alla violenza sulle donne realizzate da oltre 15 artisti e artigiani saranno esposte il giorno 25 novembre come segno di denuncia sul palco di piazzetta Museo di fronte al Museo della Ceramica. L’installazione è in particolare in sostegno alle manifestazioni di dissenso contro il regime di tutte le donne iraniane. Sempre in Piazzetta Museo, dalle ore 16:00, il gruppo “Letture Vaganti” leggerà brani a tema.

In Emilia Romagna Faenza, Capitale della Ceramica nel mondo, posizionerà una sequenza di scarpette rosse nel foyer del Teatro Masini il giorno 25 novembre. L’installazione è parte integrante del concerto di Paola Turci che si terrà la sera stessa in teatro, forte testimonianza della lotta contro la violenza sulle donne e in generale per l’uguaglianza di genere.

In Toscana a Montelupo tante e diverse le scarpe delle ceramiste che invaderanno la hall d’entrata del Museo della Ceramica.

Nelle Marche Pesaro partecipa alla VI edizione di Scarpette rosse in ceramica con le sale di Palazzo Mosca – Musei Civici – che accoglieranno le scarpette rosse in una mostra diffusa tra le collezioni permanenti. Le opere d’arte verranno poste in dialogo con i simboli della violenza sulle donne interpretati dai ceramisti pesaresi dell’Associazione Amici della Ceramica, Studio d’arte Tiziano Donzelli e Ceramiche Bucci, ognuno con una sensibilità diversa ed una personale rielaborazione concettuale e materica del tema.

Un segno tangibile e significativo per lanciare un forte messaggio di civiltà, cultura e democrazia quest’anno idealmente collegato allaprotesta pacifica di dissenso contro il regime iraniano.

Ad Appignano tante le manifestazioni nell’arco del mese, dallo spettacolo “Mariposas 3.0” a “Tu danzavi per me” nel teatro Gasparrini, alla Marcia per la Parità e i Diritti, e ancora letture, presentazioni di libri e una mostra permanente di scarpette rosse realizzate dai ceramisti appignanesi nel foyer del teatro

Fratte Rosa, piccolo, antico centro ceramico marchigiano, in attesa del riconoscimento ufficiale di “Città della Ceramica” vedrà all’opera i tanti artigiani che realizzeranno scarpe rosse in terracotta smaltata posizionate in punti strategici del centro storico.

In Umbria a Deruta tra le tante manifestazioni di sensibilizzazione culturale sul tema, il 25 novembre, si aprirà la mostra delle scarpette rosse in ceramica realizzate dai maestri ceramisti nell’atrio del Palazzo di Città.

Nell’Antica Fornace Grazia, fornace del XVI secolo e oggi spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea, vengono presentati alcuni abiti femminili, disegnati e realizzati dagli studenti e studentesse del Liceo Artistico “A. Magnini” di Deruta e impreziositi dai decori della tradizione ceramica derutese.

Nel Lazio Viterbo ha nel Palazzo dei Priori il cuore dell’evento che unisce alla mobilitazione socio culturale quella artistica con l’installazione di scarpette in ceramica realizzate dalle più note artiste ceramiste viterbesi insieme agli studenti del Liceo Artistico. Viterbo raccoglie inoltre l’idea lanciata da Oristano di realizzare targhe in ceramica con il numero antiviolenza e antistalking 1522 con un’opera collettiva, un grande pannello a scala urbana con le maioliche-targhe decorate all’interno dei laboratori.

In Campania, a Cava de’ Tirreni, installazione delle scarpette rosse sullo scalone d’ingresso del Complesso Monumentale di San Giovanni, abbinate a una installazione poetica di parole d’amore incise dagli studenti su carta.

In Puglia, a Cutrofiano, il 25 novembre, l’Amministrazione Comunale inaugurerà, l’opera “VITE SPEZZATE” un’opera che rappresenta una scarpa femminile di colore rosso, (2mt x 1.5mt) realizzata in ceramica e lacerata nella parte centrale e poi ricucita; una sculto-installazione a rappresentare la vita spezzata di ogni donna, vittima di violenza, e la forza della stessa di denunciare e ricominciare.

In Sardegna ad Oristano, patria di Eleonora d’Arborea, antesignana della mobilitazione contro la violenza sulle donne, un lungo periodo di performances e installazioni urbane a cura delle scuole ceramiche e degli artisti. Tra le iniziative di maggiore impatto socio culturale le targhe in ceramica con il numero di telefono gratuito, 1522, per le richieste di soccorso alle vittime di violenza e stalking che saranno donate alle scuole e alle farmacie della città.

Le 45 Città di affermata ed antica tradizione ceramica che aderiscono ad AiCC sono: Albisola Superiore, Albissola Marina, Appignano, Ariano Irpino, Ascoli Piceno, Assemini, Bassano del Grappa, Borgo San Lorenzo, Burgio, Calitri, Caltagirone, Castellamonte, Castelli, Cava de’ Tirreni, Celle Ligure, Cerreto Sannita, Città di Castello, Civita Castellana, Cutrofiano, Deruta, Este, Faenza, Grottaglie, Gualdo Tadino, Gubbio, Impruneta, Laterza, Laveno Mombello, Lodi, Monreale, Montelupo Fiorentino, Napoli-Capodimonte, Nove, Oristano, Orvieto, Pesaro, San Lorenzello, Santo Stefano di Camastra, Savona, Sciacca, Sesto Fiorentino, Squillace, Urbania, Vietri sul Mare, Viterbo.