Cinque anni dopo, un pianoforte per ricordare.
Domenica 13 agosto alle ore 21 Remo Anzovino sale sul palco del Teatro Opera Carlo Felice di Genova per il concerto in memoria delle vittime del ponte Morandi, in cui persero la vita 43 persone.
Protagonista di progetti al confine tra musica e cinema – celebrato con il Nastro D’Argento 2019 Musica dell’Arte per le sue colonne sonore – Remo Anzovino presenta nel capoluogo ligure “Don’t Forget to Fly”, il suo nuovo album e il primo piano solo della sua carriera. Il disco è un viaggio tra le mille possibilità espressive e stilistiche del pianoforte, e una metafora che traduce in puro suono la necessità di non abbandonare i propri sogni.
“L’ingresso è volutamente a ingresso gratuito per consentire al maggior numero di persone di partecipare”: spiega Egle Possetti, Presidente del Comitato dei Parenti delle Vittime del Ponte Morandi che ha fortemente voluto l’evento, al fianco del Comune di Genova e della Fondazione Teatro Carlo Felice. “Per noi è importante ricordare cosa successe la mattina di cinque anni fa, ma vogliamo farlo soprattutto come comunità, stringendoci insieme. Per questo abbiamo scelto le note e la sensibilità del pianoforte di Remo Anzovino, consapevoli che la musica sia uno dei più potenti veicoli di unione”.
Il pianista e compositore friulano di origini napoletane, autore della composizione per pianoforte e coro virile “9 ottobre 1963 (Suite for Vajont)”, realizzata in memoria delle duemila vittime del disastro del Vajont scelta dalla Fondazione Vajont quale musica ufficiale in ricordo della tragedia, si dice onorato e orgoglioso per l’invito. “È importantissimo tenere vivo il ricordo di un fatto che alcuni vorrebbero far cadere nell’oblio, come già accaduto tanti anni fa per il Vajont e nel corso dei decenni per altre stragi evitabili”: spiega il maestro. “Credo che qualunque cittadino italiano ricordi dove era il 14 agosto 2018. Perché chiunque poteva essere su quel ponte”.
La locandina scelta per la serata ha un valore simbolico: il pentagramma spezzato simboleggia il ponte caduto, le note salgono nel cielo per trasformarsi in 43 rondini che rappresentano le vittime.
REMO ANZOVINO – BIOGRAFIA
Con oltre 23 milioni di stream su Spotify in 180 paesi nel mondo e il Nastro D’Argento nel 2019 per le sue colonne sonore, Remo Anzovino è uno dei più originali e influenti compositori e pianisti contemporanei ed è uno degli autori di spicco della grande tradizione italiana nella musica da film.
Nato a Pordenone nel 1976 da genitori napoletani, scrive musica da quando aveva 11 anni.
Ha pubblicato 18 dischi tra album di studio e colonne sonore, ed è autore della celebre 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont), scelta dalla Fondazione Vajont quale musica ufficiale in ricordo delle vittime. Nel 2020 l’Unesco ha scelto due sue musiche (Igloo e Tempo Tempesta) per la campagna #NoiSiamoOceano. Nel 2023 la sua colonna sonora accompagna le immagini del documentario “Respiro di Inverno”, realizzato dalla Croce Rossa Italiana per il primo anno della guerra in Ucraina.
Come compositore, ha strettamente legato il suo nome al cinema firmando le colonne sonore di prestigiosi documentari: da “Ritratto di Regina” a “Pasolini Maestro Corsaro”, passando per le colonne sonore dei cinque film realizzati per la serie “La Grande Arte al Cinema” (Vincent Van Gogh, Frida Kahlo, Picasso, Monet e Gauguin) che gli sono valsi il Nastro D’Argento nel 2019 e la pubblicazione di un box set celebrativo intitolato “Art Film Music” uscito in tutto il mondo per Sony Classical.
Ha composto e diretto la colonna sonora originale del film Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione, regia di Giovanni Troilo (Sky/Quoiat/Nexo digital) uscito lo scorso maggio al cinema.
Parallelamente al percorso discografico ha sviluppato un’intensa carriera concertistica in Italia e in tutto il mondo: tre date a Tokyo a marzo di quest’anno, nel 2021 l’International Jazz Festival di Ankara, nel 2018 il prestigioso London Jazz Festival. E ancora: l’Arena di Verona e Caracalla con i 2Cellos, il Palazzo Reale di Napoli, Castello Sforzesco di Milano, il Teatro Romano di Fiesole e i Laghi di Fusine per il No Borders Music Festival.