Dopo il grande successo della prima edizione, torna Moisai – Voci contemporanee in Domus Aurea,
un’occasione suggestiva e unica per immergersi nei luoghi della residenza imperiale che meglio riflettono
uno degli aspetti più noti della figura di Nerone, ma raramente indagato: il suo amore per l’Arte. Partendo
dal ciclo statuario delle Muse, realizzato per l’imperatore e conservato, in frammenti, all’interno della
Domus, una visita guidata culmina nell’esperienza dell’arte performativa, coniugata in tutte le sue diverse
sfumature, nel segno del contemporaneo.
L’evento, promosso e organizzato dal Parco archeologico del Colosseo con la direzione artistica a cura di
PAV, è articolato in nove incontri – dal 5 al 21 maggio 2023 – ognuno dedicato ad una delle nove Muse del
mito. In ognuna delle serate, un nuovo artista libererà il canto di una Musa diversa, facendosi suo
portavoce contemporaneo in un gesto antichissimo, sciolto e compiuto negli ambienti della Sala Ottagona,
straordinaria macchina scenica creata dagli architetti Severo e Celere per volere del progetto visionario di
Nerone.
Moisai 2023. Voci contemporanee in Domus Aurea si aprirà il 5 maggio per tre weekend, dal venerdì alla
domenica. Visite guidate all’interno della Domus saranno seguite da serate evento per un totale di nove
appuntamenti. Le visite saranno accompagnate da un percorso sonoro immersivo, appositamente ideato
per l’evento.
Si parte il 5 maggio con Pastorale – site specific, ideazione e creazione Daniele Ninarello. Pensata
appositamente per la Domus Aurea, in Pastorale-site specific la coreografia vuole essere l’accorgimento
creato per emergere da sé e accedere all’altrove, per unirsi al fuori e all’altro che è prossimo a noi. Si punta
a cercare una continua accordatura, una salda alleanza tra corpi che generano una danza che si dipana
come un moto perpetuo; come se la mente corporea vivesse costantemente in allerta, attenta a tutti i
suoni, ai ritmi da cogliere e ordinare. In questo modo, essa può accedere a un sistema in grado di intonare
il proprio corpo ad un ritmo universale. Una riflessione quindi, sul senso di cooperazione nella
contemporaneità, sulla necessità di tornare ad un processo inclusivo e di ascolto reciproco.
Il 6 maggio sarà la volta di L’Ira di Achille di e con Mimmo Cuticchio. Il ritmo del cunto scandisce l’epopea
per voce sola di Mimmo Cuticchio, maggiore puparo e cuntastorie del nostro tempo. Un colpo del piede
sulla pedana, un gesto della spada ricevuta come iniziazione dal maestro Peppino Celano, e la voce
possente di Cuticchio chiama a raccolta il pubblico ad assistere ad uno dei passi più importanti de L’Iliade.
Nel decimo anno d’assedio di Troia i Greci affrontano una pestilenza, causa di contesa tra Agamennone e
Achille. Quest’ultimo si ritira dalla guerra, sordo alle suppliche dei Greci e del suo migliore amico Patroclo
che lascia combattere al posto suo, con le sue armi, ma poi ne dovrà piangere la morte e tornerà in guerra
per vendicarsi, uccidendo a sua volta il principe troiano Ettore.
Si prosegue il 7 maggio con Apoteosi di una zucca – scherzo funebre in
morte del Divo Claudio, con Tullio Solenghi e Pino Quartullo. È il 13
ottobre dell’anno 54: è morto un imperatore imbecille ed è cominciato un nuovo regno di un giovane
principe: Nerone. L’imperatore appena morto è Claudio, che aveva relegato in Corsica Seneca nel 41 d.C. e
che l’ultima giovane moglie di Claudio, Agrippina, aveva fatto tornare a Roma come precettore per suo
figlio Nerone. L’astio di Seneca verso il suo accusatore, lo riverserà poi in questo libello satirico, che è un
“Ludus”, uno scherzo, che racconta un’apoteosi (il processo di divinizzazione riservato agli imperatori più
illustri) di uno zuccone, come evoca la parola contenuta nel titolo greco “Apokolokyntosis”. Un surreale ed
esilarante processo post mortem contro Claudio fino ad una pena che ricorda la famosa legge del
contrappasso dantesco sono il suggello di questo calembour ante litteram.
“Il secondo week end vede in scena il 12 maggio, lo spettacolo Monumentum The Second Sleep – Prima
parte – il solo, ideazione, coreografia, scenografia, elaborazione sonora dal vivo di Cristina Kristal Rizzo,
danza di Megumi Eda. Il 13 maggio appuntamento con Miss Lala Al Circo Fernando / live music, con
Marigia Maggipinto, ideazione e regia Chiara Frigo. Isabella Ferrari sarà la protagonista dello spettacolo
del 14 maggio: Le eroine, tratto da Heroides di Ovidio, pianoforte Roberto Prosseda.”
Elena Bucci e Luigi Ceccarelli debutteranno il 19 maggio con Se resistere dipende dal cuore – ascoltando
Amelia Rosselli. Il 20 maggio, appuntamento con Fabrizio Bentivoglio in Lettura Clandestina,
contrabbasso Ferruccio Spinetti. Moisai 2023 si concluderà il 21 maggio con Every Brilliant Thing (Le cose
per cui vale la pena vivere), regia Fabrizio Arcuri, co-regia e interpretazione di Filippo Nigro.
Il Parco archeologico del Colosseo continua con successo nella sperimentazione di innovative
sinergie per offrire al suo pubblico nuove forme di dialogo con il passato: anche quest’anno
l’obiettivo del ciclo di visite guidate tematiche nella reggia di Nerone, ispirate alle nove Muse,
culminerà in una performance artistica differente per ogni appuntamento della rassegna, dalla
danza alla musica, dal teatro alla poesia – commenta Alfonsina Russo, Direttore Generale del
Parco archeologico del Colosseo. Un’occasione unica per vivere un’esperienza tra passato e
contemporaneo, attraverso un percorso affascinante e poetico che restituisce nuova vita alla sala
Ottagona.