
Ritrovare se stessi su un’isola deserta una notte di luna piena. Ballare come se non ci fosse un domani, all’ombra di un vulcano, in salotto, in metropolitana, per ricordarsi che ognuno di noi è un’isla diferente nel mondo.
Luna ácida è il nuovo singolo di Populous Feat. Fuera, in uscita venerdì 24 gennaio per Latinambient/ peermusic ITALY. Un travolgente viaggio sensoriale tra esterno e interno, lisergico e rivelatorio dove l’house balearica incontra il dream-pop.
Producer, deejay, sound designer, artista trasversale in grado di far dialogare i mondi sonori più disparati con linguaggi audiovisivi e la moda, dopo Objetos enterrados Populous torna con una nuova traccia trascinante, ipnotica e liberatoria che è un omaggio alle energie primordiali: luna, lava, mare, anima.
“Quando anni fa sono stato chiamato a fare il produttore artistico di “Circo Mezzaluna” dei Fuera, mi sono approcciato da fan, prima ancora che da produttore – racconta – c’era molta creatività nell’aria e zero interesse nell’inseguire la “hit”. Siamo sempre rimasti in contatto perché sapevamo che avremmo collaborato ancora. Per anni ci siamo mandati dischi e artisti che ci sembrava stessero cambiando il corso della musica latina. Groove e ritmi che, rapidamente, sono finiti anche nel loro workflow. Così, mentre lavoravo al disco, continuavo a pensare che sarebbe stato opportuno coinvolgerli in qualche modo. Avevo questo beat balearic house che mi pareva funzionasse anche da strumentale, ma mancava qualcosa. Così ho spedito ai ragazzi il pezzo e gli ho raccontato del mio confinamento a Lanzarote, del potere curativo che le isole hanno su di me, delle visioni notturne di un deserto lavico. Esiste un modo per connettere balearic house e shoegaze? Esiste un modo per connettere due arcipelaghi così lontani come Canarie e Baleari? Probabilmente no, ma “Luna ácida” è il nostro trip”.
Il beat ipnotizza, il corpo inizia a muoversi a ritmo: è tempo di danza estatica, è tempo di Luna ácida.
BIO
Populous è il moniker dietro cui si cela Andrea Mangia. Producer, deejay, autore di colonne sonore, sound designer per il web, musei e sfilate di moda. Da diversi anni porta alta la bandiera della musica elettronica italiana nel mondo.
Con 7 album all’attivo (il suo esordio risale al 2003 sulla prestigiosa etichetta berlinese Morr Music), nel corso della sua ormai lunga carriera si è guadagnato una lunghissima serie di recensioni entusiastiche non solo fra i media specializzati italiani, ma anche europei e mondiali (Pitchfork, Interview Magazine, XLR8R), imponendosi con sempre maggior autorevolezza come artista trasversale in grado di esplorare con disinvoltura generi musicali diversissimi tra loro, rendendo sempre riconoscibile ogni sua creazione.
Simon Scott/Slowdive, Vasco Brondi, M¥SS KETA (è lui il producer dietro a una hit come “Xananas”), Perturbazione, Teebs, Clap! Clap! sono solo alcuni degli artisti che ha prodotto o con cui ha collaborato. La lista dei grandi festival internazionali che hanno ospitato i suoi set è ancora più lunga e comprende, tra gli altri, SXSW (Austin), Primavera Sound (Barcellona), Eurosonic (Groningen), Tropikali (Amsterdam), Nos Alive (Lisbona), Tropico (Acapulco) e Selvamonos (Lima). In Italia, oltre ad aver vinto nel 2016 il premio di “Miglior artista” all’Italian Quality Music Festivals, non c’è un festival che non lo abbia inserito in line up.
Alla perenne ricerca di quanto ancora non sia stato esplorato e di quali stili non siano già stati mischiati, si aggiunge una capacità straordinaria di saper leggere con largo anticipo le tendenze e gli sviluppi musicali (non a caso nel 2010 vince il “Premio 2061 – La musica elettronica italiana del futuro”). Laureato in musicologia e ascoltatore onnivoro prima ancora che musicista, ha nella curiosità il suo tratto distintivo. Lo potreste tranquillamente incontrare tanto per strada ad applaudire uno sconosciuto gruppo andino quanto sull’Himalaya armato di microfono a raccogliere field recordings. È proprio questa instancabile curiosità che lo porta a interessarsi a tutti gli aspetti dei suoi lavori: dalle illustrazioni utilizzate per gli artwork, ai visuals, ai video clip. Tutto è parte di una visione precisa, curata nei minimi dettagli. La moda è un’altra sua grande passione (come dimostra la sua coloratissima collezione di camicie e calzini!) e non è un caso se tra le innumerevoli collaborazioni ci siano all’attivo anche quelle con maison come Gucci, Vivienne Westwood ed Isabel Marant.
Se i suoi primi lavori fluttuavano fra indietronica e hiphop, da “Night Safari” in poi Populous si apre ai suoni del mondo: influenze world music (Africa e Oriente in testa) si fondono alla perfezione con l’elettronica di stampo europeo. Dopo una permanenza a Lisbona, nel 2017 arriva “Azulejos”, qui l’attenzione si rivolge al Sudamerica e in particolare alla cumbia, che per la prima volta in Italia viene rivisitata in chiave elettronica. Il 2020 esce “W”, omaggio con la cassa in 4/4 all’universo femminile e alla sua unicità, mentre il 2021 è la volta di “Stasi”, album ispirato dalla lentezza, dai ritmi dilatati e dall’ipnosi che la reiterazione sonora può indurre.