FARM IN THE CAVE

Due spettacoli di danza contemporanea per partecipare alla sofferenza di chi fugge e per capire come un adolescente qualunque si possa trasformare in un neonazista.

Due spettacoli per sprofondare nel cuore nero del mondo contemporaneo.

In Levare, la stagione ideata e prodotta dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita Spellbound, con la direzione artistica di Valentina Marini, presenta il focus sulla compagnia di teatro fisico Farm in the Cave.

Martedì 15 aprile alle 20.30 allo Spazio Rossellini andrà in scena in Prima Nazionale il primo dei due progetti della compagnia della Repubblica Ceca. In Refuge le strade di tre fuggiaschi si incrociano. Si sono messi in viaggio. Per paura. Senza garanzie. Legati l’uno all’altro, navigano su un terreno di ansia, coraggio, fallimento e compassione, cercando rifugio in un mondo indifferente. Al punto di non ritorno, non resta che il risveglio. Una composizione scenica in equilibrio sul confine tra teatro fisico e concerto.

Giovedì 17 aprile, allo stesso orario, sempre in Prima Nazionale, ancora allo Spazio Rossellini, appuntamento con il secondo progetto, dal titolo Commander.

Nell’aprile 2020, la polizia estone cattura il leader di un’organizzazione online neonazista internazionale che operava sotto il soprannome di “Commander”. La sua età è di tredici anni. Lo stupore e le domande sollevate dal comunicato stampa divengono lo spunto per il progetto di Farm in the Cave che comprende una performance, un film d’autore e un’installazione espositiva. Commander riflette sul mondo online abitato dagli adolescenti. Durante l’adolescenza, formiamo la nostra identità, valori, relazioni sociali e senso di appartenenza. Le generazioni contemporanee affrontano il processo di (auto)scoperta soprattutto nel mondo virtuale, dove il linguaggio raggiunge toni radicalizzati e violenti. Cosa serve a una persona di dodici anni per passare dalle parole ai fatti?

Il focus su Farm in the Cave è in co-realizzazione con Spazio Rossellini/ATCL.

BIO

Farm in the Cave è una compagnia di teatro fisico guidata da Viliam Dočolomanský e riconosciuta a livello internazionale. Dal 2018 è in residenza permanente presso il DOX Center for Contemporary Art. La compagnia fondata venti anni fa ha rappresentato i propri spettacoli in molti festival prestigiosi di tre continenti. La compagnia ha ricevuto numerosi premi cechi e internazionali, tra cui il Premio europeo per le nuove realtà teatrali per Viliam Dočolomanský, il Total Theatre Award, il Grand Prix Golden Laurel Wreath Award, l’A Fringe First Award e altri ancora. Viliam Dočolomanský è un regista e coreografo teatrale e cinematografico: non solo dirige e coreografa gli spettacoli di Farm in The Cave, ma partecipa anche alla creazione della partitura musicale. Nel 2018 è diventato direttore artistico per le arti performative del DOX Centre for Contemporary Art, dove guida la drammaturgia e i progetti artistici nei campi della musica, della danza, del teatro e della performance.