EBRAICA

 

Torna il consueto appuntamento con EBRAICA – Festival Internazionale
di Cultura, giunto alla sua dodicesima edizione che inaugura con la
Notte della Cabbalà. Da sabato 22 a mercoledì 26 giugno l’intero
quartiere ebraico di Roma, dal Palazzo della Cultura ai Giardini del
Tempio, sarà animato da una serie di iniziative che, in occasione
della ricorrenza dei cinquant’anni dall’allunaggio, ruoteranno intorno
al tema scelto per questa edizione “Space. The final frontier”.

Promosso dalla Comunità Ebraica di Roma e curato da Ariela Piattelli,
Raffaella Spizzichino e Marco Panella, il festival rivolge il suo
sguardo ai grandi temi del cambiamento e dell’innovazione, dedicandosi
in questa edizione ad approfondire il concetto dello Spazio inteso
come paradigma fondamentale della relazione tra vita e conoscenza,
intorno alla quale raccogliere il contributo e le riflessioni di
filosofi, intellettuali, scrittori, scienziati ed artisti.
Caratteristica ormai consolidata del Festival, infatti, è quella di
partire da un punto di osservazione ebraico per favorire un confronto
tra tutti i linguaggi della cultura: dalla letteratura alla scienza,
dal cinema al giornalismo.

Si parte sabato 22 giugno con l’ormai celebre Notte della Cabbalà, che
coinvolge il grande pubblico in una serata straordinaria che vede
l’intero Quartiere Ebraico, da lungotevere De’ Cenci e via del Portico
d’Ottavia e tra via Arenula e il Teatro di Marcello, diventare per una
notte laboratorio a cielo aperto e luogo di dialogo tra culture
diverse dove, tra memoria e modernità, si alternano gli interventi di
intellettuali, scienziati e artisti con una maratona di eventi
culturali, musica, teatro, degustazioni, incontri letterari e cinema.

In apertura del Festival, alle 22.00 di sabato, l’inaugurazione al
Palazzo della Cultura della mostra 2001. Odissea nello Spazio. The
Visual Gallery, voluta dai curatori come tributo a Stanley Kubrick nel
ventennale della morte, ricordato attraverso l’estetica delle immagini
del film che come nessun altro riuscì ad anticipare una lettura
moderna dei grandi temi del viaggio spaziale e del rapporto
uomo-intelligenza artificiale.

Subito a seguire, sempre a Palazzo della Cultura il Rabbino Capo
Riccardo Di Segni, l’astronauta Umberto Guidoni, il Direttore delle
Relazioni Internazionali dell’Agenzia Spaziale Italiana Gabriella
Arrigo e il Presidente della Fondazione Leonardo l’On. Luciano
Violante, moderati dalla giornalista Barbara Carfagna, apriranno gli
incontri del Festival con una Conversazione sullo Spazio dedicata a
raccontare al pubblico esperienze e prospettive della nuova
esplorazione spaziale

Alle ore 22.15 nei Giardini del Tempio la giornalista Loretta
Cavaricci introdurrà l’incontro Dialogo Lunare, un excursus sui temi
legati alla luna, da quelli religiosi fino ad arrivare agli aspetti
più scientifici e psicanalitici con il rabbino Roberto della Rocca, la
psicanalista Simona Argentieri e l’autore e astrofisico Gianluca Masi.

Tra le 22.00 e l’1.00 apertura straordinaria ad ingresso gratuito alla
Grande Sinagoga e al Museo Ebraico e presso La Casina dei Vallati sarà
possibile visitare le mostre Solo il dovere oltre il dovere. La
diplomazia italiana di fronte alla persecuzione degli ebrei 1938 –
1943 e I segni della Shoah.

A partire dalle 23.00 a Palazzo della Cultura sarà protagonista la
grande musica con Allunaggio Notturno, concerto eseguito dal Nuovo
Quartetto di Perugia e realizzato in collaborazione con l’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia – Settore Alta Formazione. La grande
tradizione classica incontra quella popolare ebraica, in un programma
originale ed inusuale proposto dal Quartetto di Perugia. Alle
“Dissonanze” di Mozart, pietra miliare del repertorio quartettistico
tinta di misticismo, seguiranno arrangiamenti di brani tradizionali
klezmer e yiddish. La luna, imponente cornice della serata, farà da
chiosa ideale al concerto, con una versione per quartetto di “Clair de
Lune” di Claude Debussy.

Alla Notte della Cabbalà non poteva mancare una riflessione sulla
mistica ebraica, con una delle maggiori autrici e studiose della
materia, Yarona Pinhas, che dopo la mezzanotte chiuderà la prima
giornata del Festival con l’incontro L’Universo: il senso del mistero
nella Cabbalà.

Il cinema sarà invece protagonista con due appuntamenti: il primo ai
Giardini del Tempio, la notte della Cabbalà, con la proiezione del
documentario realizzato nel 2012 da Churchill Roberts e Sandra
Dickinson, The Last Flight of Petr Ginz e il secondo domenica 23 dalle
ore 21.30 all’Isola del Cinema con il documentario Stanley and Us,
dedicato a Stanley Kubrick. Scritto, prodotto e diretto da Mauro Di
Flaviano, Federico Greco e Stefano Landini, il documentario più lungo
che sia mai stato realizzato sulla figura del regista sarà introdotto
dagli autori e dai critici Alberto Crespi e Flavio De Bernardinis.

Il ventennale della morte di Kubrick sarà anche lo spunto per uno
degli appuntamenti più attesi di quest’anno dagli amanti del regista:
lunedì 24 giugno a partire dalle ore 19.30 Antonio Monda e Katharina
Kubrick saranno protagonisti dell’incontro Stanley and Me, un racconto
personale ed emotivo del grande regista, al quale seguirà la
proiezione del film 2001. Odissea nello spazio.

Un appuntamento tutto al femminile, per raccontare il contributo
straordinario e non sempre visibile che le donne hanno dato e
continuano a dare alla conoscenza dello Spazio, è Vicine alla luna. Lo
spazio visto dalle donne, che si terrà domenica 23 giugno al Palazzo
della Cultura a partire dalle 20.30. Moderate dalla giornalista
Francesca Nocerino, parleranno Cristina Leone, Presidente del Cluster
tecnologico nazionale aerospazio (Ctna), Michèle Lavagna, ingegnere
aerospaziale e professore di Dinamica del Volo presso Dipartimento di
Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano, Ersilia
Vaudo Scarpetta, Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale
Europea, la ricercatrice e imprenditrice spaziale israeliana Reut S.
Abramovich e Ruth Dureghello.

Fitto il programma di Lunedì 24. Alle 17.30, anticipato da una
degustazione a base di prodotti Kasher del Lazio, la presentazione di
un progetto avviato dalla Comunità Ebraica di Roma con ARSIAL con
l’incontro Il pranzo di famiglia. La tradizione orale nella cucina
giudaica romanesca che, con la collaborazione di ADEI-WIZO
(Associazione Donne Ebree Italiane), vedrà mamme e figlie della
Comunità Ebraica confrontarsi sul valore della tradizione a tavola.

Alle 18.15, il giornalista Franco Di Mare introdurrà Living on Mars,
una riflessione sulle tematiche del viaggio e della permanenza di
lunga durata nello Spazio nella prospettiva delle annunciate missioni
umane su Marte, in un confronto tra l’agronomo e fisiologo vegetale
del CNR Alberto Battistelli, Paola Verde, tenente colonnello e medico
sperimentatore dell’Aeronautica Militare Italiana, Reut S. Abramovich
direttrice scientifica della Desert Mars Analog Ramon Station dove si
simula la vita su Marte, e Sandro Di Castro studioso di ebraismo che
introdurrà l’affascinante tema del rapporto tra regole dell’ebraismo e
viaggi spaziali.

Martedì 25 giugno, alle ore 18.30 in Ricette e precetti. Storie e
intrecci tra tavola e religioni, la direttrice del Centro di Cultura
Ebraica Miriam Haiun, affronterà con la regista e scrittrice Miriam
Camerini e il giornalista del Messaggero Giacomo A. Dente, l’intricato
rapporto tra cibo e norme religiose ebraiche, cristiane e islamiche.

Ancora martedì 25 e sempre al Palazzo della Cultura, alle ore 21.00 si
guarderà avanti e in alto e si parlerà delle suggestioni che spingono
a dedicare vite intere alla conoscenza dello Spazio e di come queste
suggestioni diventino poi driver di cambiamento e miglioramento del
quotidiano oltre che di sviluppo economico. Space. The Visionary
Economy è l’incontro moderato da Marco Panella che vedrà i contributi
del ricercatore CNR ed esperto di detriti spaziali, Luciano Anselmo,
del Presidente della Fondazione E. Amaldi Roberto Battiston,
dell’astrofisica Patrizia Caraveo, della giovane promessa della
ricerca spaziale italiana Mattia Barbarossa, alle prese con l’esame di
maturità, già premiato dall’Agenzia Spaziale Europea e neo
imprenditore dello Spazio con la sua start up Sidereus Space Dynamics,
Remy Cohen, esperto di finanza internazionale che racconterà le
dinamiche del finanziamento privato delle imprese spaziali e Luigi
Pasquali, amministratore delegato di Telespazio.

Il Festival si chiuderà al Palazzo della Cultura, mercoledì 26 giugno
con due appuntamenti: il primo dedicato alla letteratura e il secondo
al teatro. Il celebre autore israeliano Eshkol Nevo e il direttore de
La Stampa Maurizio Molinari parleranno di Spazio dell’immaginario e
per gli amanti del teatro e della fisica, da non perdere lo spettacolo
di e con Gabriella Greison Einstein and Me, un tributo al grande
scienziato, raccontato dagli occhi della prima moglie Mileva Marić. Il
monologo racconta la storia di Albert Einstein attraverso uno sguardo
nuovo, quello della compagna Mileva, che fu la prima donna ad aver
studiato fisica al Politecnico di Zurigo. Lo spettacolo nasce dalle
ricerche fatte dalla Greison tra Zurigo e Berna per la stesura del suo
romanzo Einstein and Me che grande successo di pubblico riscuote nel
suo adattamento teatrale.