COR HABEO

Continua il ciclo di eventi performativi ‘Dal corpo al corpo dell’arte’ a cura di Roberta Melasecca e Michela Becchis, realizzati nell’ambito di IOSONOVULNERABILE di Sergio Mario Illuminato: giovedì 23 gennaio 2025 alle ore 18.00 la performance ‘COR HABEO’ di Francesca di Ciaula.

«Francesca di Ciaula crede nel potere dell’arte. E crede che l’arte doni coraggio. Crede che chi opera nell’arte, ogni giorno, compia un atto di coraggio. Crede che l’arte sia uno strumento di condivisione e che in questa condivisione ognuno possa trovare una porzione di liberazione, di speranza, di coraggio. Nel suo significato etimologico, coraggio – avere coraggio – deriva dalla parola ‘cuore’: cor habeo, avere cuore, agire con il cuore. Francesca prende la sua vita per mano e la osserva, come un filo ininterrotto che si svolge sul terreno. In essa riconosce le sue fragilità, le vulnerabilità, le zone di luce, le ombre e tutti quei “nodi” che rappresentano i momenti che nel corso del tempo non si sono sciolti e sono rimasti lì, fissi, stretti, legati, punti di concentrazione di forze che impediscono l’andamento lineare.

“Sono stati necessari parecchi anni e tanto lavoro per riconoscere in me debolezze e fragilità, guardarle negli occhi e non celarle a me stessa e agli altri. E mi rendo conto, anche con gratitudine, che è un lavoro che non ha mai fine. Vecchie ferite riemergono, insieme alla possibilità di sciogliere quei nodi antichi della cui esistenza possiamo sempre cominciare ad essere consapevoli. Succede o è successo anche a te? C’è un nodo che desideri e necessiti sciogliere? Qualcosa che ti tiene legato, che ti trattiene? Se ti va di pensarci e di condividerlo te ne sarei molto grata. Sarà una confidenza, una tua confidenza, che con fiducia utilizzerò in forma anonima, leggendola ad alta voce insieme alle altre ricevute.”

L’invito dell’artista a persone a lei care, credendo nella forza e fortezza dell’insieme, diventa il cardine della performance che si spoglia dall’essere azione individuale per assumere le sembianze di progetto comune, comunitario, dichiarato con onestà e coraggio. I nodi cessano di essere gli elementi di costrizione delle esistenze, si allentano, si liquefano al contatto con l’acqua, e sulla loro impronta rimane il segno dei legami sociali, umani, culturali, di arte e vita che costruiamo nel nostro andare. Allora la parola ‘coraggio’ si fonde con la parola ‘fiducia’, la quale, come afferma il filosofo Salvatore Natoli, è la figura centrale della comunità: atteggiamento mentale e forma relazionale che costituisce la base etica, costituente e costitutiva, del legame che costantemente va rinnovato, alimentato, intensificato. Fiducia è così dare credito, fare assegnamento su qualcuno, credere. Francesca di Ciaula crede, assume su di sé la responsabilità di chi a lei si è affidato, e invita tutti noi a fare altrettanto, anche solo per pochi minuti. » (Roberta Melasecca)

Per il ciclo di eventi performativi Dal corpo al corpo dell’arte, ogni artista, con la sua particolare e specifica ricerca, interpreta i temi di ‘iosonovulnerabile’, in un profondo e intimo dialogo con gli spett-attori che saranno coinvolti nelle azioni performative. Immersi nella ‘fabbrica delle idee’ dell’Atelier, la realtà e il vissuto che trasudano dagli ‘Organismi Artistici Comunicanti’ di Sergio Mario Illuminato si tramutano in corpo e carne, sangue e ossa, attraverso oggetti, gesti e riti. I corpi dell’arte e dell’artista, uniti ed unificati, divengono luoghi di riferimento, ambiti integrati di esperienze; si realizzano e prendono forma nel rapporto tra l’azione del corpo che conferisce valore simbolico allo spazio con il quale dialoga e la reazione che lo spazio determina sul corpo stesso, amplificando così le dimensioni mentali dell’immaginazione e della memoria.

Gli altri appuntamenti: 30 gennaio Silvia Stucky, 6 febbraio Daniela Beltrani.

Tutte le info: https://www.iosonovulnerabile.it/pratica-performativa/2025-2/collaborazioni/eventi-performativi